Il mare e i suoi abitanti – Un viaggio tra gli animali della Sardegna 🐠🦑🦩🐢

La Sardegna non è soltanto spiagge da cartolina e mare cristallino: è un vero e proprio scrigno di biodiversità, un mondo sommerso che custodisce creature straordinarie.
Durante il mio viaggio, ogni immersione, ogni passeggiata tra gli scogli, ogni visita a una laguna o a un centro di recupero mi ha regalato incontri indimenticabili.

Ho visto fenicotteri sorvolare le saline, tartarughe curate dai biologi, pesci colorati a pochi metri dalla riva e meduse che sembravano sculture trasparenti.
In questo articolo vi porto dentro quel mondo vivo e pulsante che rende il mare sardo uno dei più affascinanti del Mediterraneo.

Le regine delle saline: i fenicotteri rosa 🦩

Il primo incontro è stato con i fenicotteri rosa, che popolano le saline di Quartu e il Parco di Molentargius.
Camminare lungo gli stagni e vederli muoversi in stormi è stato come entrare in un documentario.
Il rosa del loro piumaggio, acceso grazie ai crostacei di cui si nutrono, si rifletteva nell’acqua creando quadri naturali.

E quando alcuni si sono alzati in volo, con le ali che mostravano sfumature di rosso e nero, ho capito che la Sardegna non è solo mare da vivere in superficie, ma anche cielo popolato di meraviglie.

Le tartarughe marine: Caretta caretta 🐢

Un momento speciale è stata la visita al Centro Recupero Animali Marini di Nora, dove ho visto due tartarughe Caretta caretta.
Ferite da reti da pesca, erano state curate dai biologi con l’obiettivo di rilasciarle di nuovo in mare.

Vederle muoversi lentamente in vasca, con quello sguardo antico e saggio, mi ha emozionato: sembravano custodi del mare, testimoni silenziosi di quanto l’uomo debba imparare a rispettare gli oceani.

I pesci delle scogliere 🐟🌊

Occhiate

Allo Scoglio di Peppino, a pochi metri dalla riva, ho visto centinaia di occhiate muoversi compatte, brillanti al sole. Era come trovarsi dentro un fiume d’argento che scorreva nel mare.

Saraghi e spigole

Tra gli scogli di Cala Cipolla e Su Giudeu, i saraghi pattugliavano i fondali, mentre qualche spigola compariva improvvisamente, veloce e schiva.

Dentici e cernie

Più al largo, durante le nuotate, ho avuto la fortuna di scorgere un paio di cernie, possenti e immobili, quasi statue viventi del mare.
I dentici, invece, comparivano in piccoli gruppi, sempre pronti a scattare via.

Castagnole rosse

In mezzo alle praterie di posidonia, piccoli fuochi si accendevano e spegnevano: erano le castagnole rosse, che contrastavano con l’azzurro dell’acqua come pennellate accese.

Rombi di rena

Sul fondale sabbioso, mimetizzati alla perfezione, si nascondevano i rombi di rena, immobili fino a quando un movimento improvviso li faceva scattare e scomparire.

Sardine e aguglie

In superficie, banchi di sardine sfrecciavano in sincronia, seguite da snelle aguglie che tagliavano l’acqua come frecce d’argento.

Le creature più curiose 🐠🌈

Donzella pavonina

Tra le rocce più illuminate, non poteva mancare la donzella pavonina, con i suoi colori sgargianti: blu, verde, arancione. Un piccolo arcobaleno che ti sorprende quando pensi di aver già visto tutto.

Pesce civetta

Una delle sorprese più insolite è stata l’incontro con il pesce civetta, che sembra quasi una creatura uscita da un cartone animato con i suoi grandi occhi sporgenti.

Le regine silenziose: murene e ricci di mare 🐍🦔

Murene

Nascoste tra gli anfratti rocciosi, ho intravisto alcune murene. Con il loro corpo sinuoso e lo sguardo vigile, incutono sempre un po’ di timore, ma osservarle da lontano è un’esperienza affascinante.

Ricci di mare

Più tranquilli, i ricci di mare popolavano gli scogli: neri e viola, fitti come piccole galassie spinose.
Sono indicatori preziosi della salute del mare, e vederne tanti è sempre un buon segno.

Le stelle marine: fiori del mare ⭐

Tra le scogliere di Tuerredda e Mari Pintau ho trovato splendide stelle marine, adagiate come fiori rossi e arancioni sul fondale.
La loro lentezza ipnotica è un promemoria di quanto il mare sia un mondo con tempi e ritmi diversi dai nostri.

Le meduse catostylus mosaicus 🪼

Un incontro che mi ha sorpreso è stato quello con la medusa Catostylus mosaicus: semitrasparente, con riflessi delicati, sembrava una scultura di vetro soffiato.
Nuotava lenta, come se ballasse seguendo una musica che solo lei poteva sentire.

E osservandola ho pensato che, anche nelle creature più semplici, la natura mette una dose incredibile di bellezza.

Un mare che pulsa di vita 🌊❤️

Il mare della Sardegna è molto più di uno scenario da cartolina: è un ecosistema vivo, popolato da creature grandi e piccole, delicate e imponenti, curiose e sorprendenti.
Dalle tartarughe alle meduse, dalle sardine alle murene, ogni incontro è stato una finestra su un mondo che vive sotto la superficie e che spesso dimentichiamo di rispettare.

Consigli per chi vuole scoprire la fauna marina in Sardegna 📝

  • Porta maschera e boccaglio: anche senza immersioni, basta nuotare vicino agli scogli per vedere pesci e stelle marine.
  • Rispetta la natura: non raccogliere ricci o stelle marine, non toccare le tartarughe.
  • Partecipa a visite guidate: il Centro Recupero di Nora è un luogo perfetto per conoscere la fauna marina e capire come proteggerla.
  • Sii curioso ma prudente: osserva murene e meduse a distanza di sicurezza.
  • Scegli i momenti giusti: al mattino presto e al tramonto il mare è più calmo e limpido, perfetto per lo snorkeling.

Emozioni finali ✨

Ogni animale incontrato in Sardegna mi ha regalato una lezione: i fenicotteri mi hanno insegnato l’eleganza, le tartarughe la resilienza, le stelle marine la lentezza, le murene il rispetto per ciò che non conosciamo, le sardine la forza del gruppo, Saturno (osservato a Is Concias) l’infinito.

Il mare è un maestro silenzioso che ti parla senza parole, e in Sardegna questo messaggio è più chiaro che altrove: siamo parte di un ecosistema fragile e bellissimo che va protetto ogni giorno.