Rivignano Teor, Friuli Venezia Giulia. Una piazza piena, bandiere che sventolano, motori che rombano e la gente che applaude. Il Baja dello Stella 2025 – solo alla sua seconda edizione – è già diventato un punto fermo del Cross Country italiano. Merito dell’organizzazione di Motori dello Stella, che ha trasformato due giorni di gara in un festival di motori, passione e territorio.
Il programma: tra palco e memoria 💡
Venerdì il via davanti al Municipio, con tanto di cerimonia ufficiale e autorità schierate, tra cui il vicepresidente della Regione Mario Anzil. Poi verifiche tecniche, sorrisi, abbracci e quella tensione che solo i rally raid sanno regalare.
Sabato, invece, si è fatta sul serio: quattro settori da 28 km, un percorso tecnico, lungo, veloce e “spietato quanto divertente”, parole dei piloti stessi. Il primo settore, power stage ufficiale, è stato dedicato alla memoria di Giulia Maroni, navigatrice amatissima nel paddock. Un gesto che ha trasformato la gara in qualcosa di più di una semplice competizione: una celebrazione della comunità del Cross Country.
Organizzazione da manuale 👏
Nulla è stato lasciato al caso: commissari efficienti, percorsi segnati al millimetro, accoglienza da grandi eventi. Tutti i concorrenti, dai professionisti ai rookie, hanno sottolineato quanto l’edizione 2025 sia stata gestita in modo impeccabile. Un plauso a chi lavora dietro le quinte e permette al pubblico di vedere solo la parte più spettacolare: fango, velocità e polvere.
I concorrenti: Italia, ma anche Argentina
Una trentina di veicoli al via, con piloti da tutta Italia e persino dall’Argentina. Martin Alejandro Cisella, con Roberto Briani al fianco e un Can-Am Maverick affilato come un rasoio, ha fatto il suo debutto in Friuli chiudendo terzo assoluto: niente male per un “esordiente di lusso”.
Nella categoria SSV c’era anche Cristian D’Agnolo con Yamaha blu griffato BCVision, e gli equipaggi Collodel con Andrea Castagnera e i cugini Alessandro e Marco Trivini Bellini. Per Castagnera la sorte è stata crudele: problemi elettrici lo hanno messo KO alla terza speciale. I Trivini Bellini, invece, hanno corso una gara perfetta, confermando solidità e talento.
Il colpo di scena: Kevin e Giada Manocchi 🌟
La vittoria finale, però, ha un sapore speciale. Sul gradino più alto del podio sono saliti Kevin e Giada Manocchi a bordo del loro Yamaha YXZ1000R giallo. Kevin, classe 2008, ha solo 17 anni e corre con patente B1. Nonostante la giovanissima età, ha guidato come un veterano: preciso, veloce, mai fuori giri. Al suo fianco, la sorella Giada: coppia affiatata, chimica perfetta.
Come ha detto Mauro Tavella, la vittoria di Kevin è un segnale forte: “È importante che i giovani possano avvicinarsi al mondo dei motori”. Il Baja dello Stella diventa così non solo un’arena di sfide, ma anche un trampolino per il futuro del Cross Country.
Conclusione: la polvere ha parlato 🌪️
Il Baja dello Stella 2025 è stato un mix di tecnica, emozioni e colpi di scena. Un percorso tecnico che ha messo in crisi più di un equipaggio, una comunità che ha risposto con entusiasmo e un podio che sembra già scrivere la storia: l’Argentina che debutta, i veterani che tengono botta e un diciassettenne che mostra al mondo che il futuro è già qui.










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