Se pensavate che il rally fosse solo sabbia, deserto e caldo, vi siete persi la Baja Troia Türkiye 2025: un festival di fango, nebbia, fumo di scarico e derapate da infarto nella leggendaria regione dei Dardanelli. Seconda tappa della stagione FIA Cross Country Bajas, questa gara non ha fatto prigionieri. Solo i più tenaci hanno tagliato il traguardo… e non tutti in piedi. 😈🏁
📍 IL CAMPO DI BATTAGLIA: DALLA MOSCHEA ALLA MONTAGNA
Si parte con un prologo da 3 km ricavato nel centro città, davanti al mare e sotto una moschea – no, non è un sogno, è solo Turchia che si fa spettacolo. Tre giri di un circuito a forma di 8, che ha infiammato il pubblico locale come fosse una finale di Champions League.
Poi si fa sul serio: 96 km nella speciale “Dardanelli”, tra tratti montuosi avvolti dalla nebbia e fango fino al telaio. Il secondo giorno, la prova “Ida” srotola altri 110 km di sterrato scorrevole, ma mai banale. Il cielo? Una minaccia costante. E quando piove in Turchia, non è uno scroscio: è un’inondazione con l’aggressività di un camion senza freni.
🚗 MEZZI, GARE E… TANTE MAZZATE
La FIA? Quest’anno ha fatto poco per aiutare gli organizzatori locali, lasciando solo 5 iscritti al campionato europeo. Ma è bastato un attimo per passare dalla delusione allo spettacolo: 28 equipaggi del campionato nazionale turco hanno salvato la scena con corse furiose, cappottamenti teatrali, meccaniche in fumo e ritiri degni di una tragedia greca.
C’era anche un italiano tra i gladiatori del fango: Giusva Simone Agazzi, a bordo della sua Jeep motorizzata Ford, ha fatto rombare il tricolore nella categoria nazionale. Onore al merito, ma i turchi erano indemoniati e non hanno fatto sconti. ⚔️🇮🇹
🏆 LA CLASSIFICA CHE BRUCIA
- 🥇 Yagic Birinci (Can-Am Maverick) – Primo assoluto FIA, e primo di categoria. Una vittoria urlata a squarciagola.
- 🥈 Bartlomiej Wajzer (Toyota Prado) – Il polacco spinge forte, ma deve inchinarsi al padrone di casa.
- 🥉 Magdalena Zajac (Toyota Overdrive) – Terzo posto e tanta grinta da vendere.
Tre mezzi diversi, tre vincitori di categoria: e tutti fanno il pieno di punti per il mondiale. Chi dice che servono cinquanta iscritti per vedere il fuoco, non ha mai corso in Turchia.
🎭 LA FINALE È CINEMATOGRAFICA
Il podio? Davanti alla statua del Cavallo di Troia, sul lungomare di Çanakkale. Un finale da kolossal, con i piloti che alzano i trofei davanti a un simbolo millenario. Non è solo una gara, è una favola motorizzata… col fango come inchiostro e le gomme come penna. 🐎🏆
📡 TRACKING PER TUTTI (E FINALMENTE FUNZIONANTE)
Nota di merito all’organizzazione: tracking pubblico, preciso, accessibile, con mappa vera (non la solita caccia al numero su sfondo vuoto) e perfino punti media geolocalizzati con Google Maps – elettronici e cartacei. Altro che FIA: qui si fa scuola.
🎤 COSA NE DICONO I PILOTI?
Lo dicono tutti: “Percorso stupefacente, roadbook preciso, organizzazione da manuale”. Lo conferma anche l’ungherese Csucsu, uno che non si sbilancia facilmente. E se lo dice lui, possiamo pure scriverlo sulla pietra.
🔥 Conclusione?
La Baja Troia Türkiye 2025 ha fatto fuoco e fiamme anche con pochi iscritti FIA. Ma quando la passione incontra l’inferno turco fatto di pietre, mare, nebbia e fango… è rally vero. E se ti capita di finire davanti al Cavallo di Troia con la tuta sporca e il cuore a mille… hai appena vinto, anche se non eri sul podio.
📍 PROSSIMA TAPPA: BAJA GRECIA 🇬🇷 – QUI SI FA LA STORIA O SI ROMPE TUTTO
La classifica inizia a stringere la gola a tanti. La Grecia sarà lo spartiacque, lo scoglio, il momento dove si vede chi ha il passo del campione e chi è solo un turista impolverato col volante in mano.



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