Cupole turchesi, mercanti leggendari, spezie, madrase e minareti nel cuore dell’Asia centrale.
L’Uzbekistan è uno di quei Paesi che non ti aspetti, e che ti conquista lentamente, come un tè bollente servito nel deserto. Sospeso tra oriente e occidente, tra storia e sogno, è il cuore pulsante della leggendaria Via della Seta.
🏰 Samarcanda – La perla azzurra
Samarcanda non è una città: è un’eco millenaria.
Qui tutto brilla d’azzurro: le madrase di Ulugh Beg, la moschea Bibi-Khanym, il mausoleo di Tamerlano.
Il Registan è una delle piazze più maestose del mondo islamico: tre scuole coraniche si fronteggiano con facciate decorate da mosaici in turchese, oro e blu cobalto.
Di sera, tutto si accende: luci calde sui minareti, musiche tradizionali nell’aria, venditori di tappeti raccontano storie sotto le stelle.
🕌 Bukhara – Il respiro del deserto
Più autentica e silenziosa, Bukhara è fatta per chi ama perdersi.
Tra caravanserragli, moschee sabbiose e mercati coperti, respiri l’atmosfera delle carovane che un tempo passavano qui cariche di spezie e stoffe preziose.
Il minareto Kalyan, alto 48 metri, era detto “il faro del deserto”: i mercanti lo usavano come punto di riferimento.
Sotto i portici del Lyabi-Hauz, ti fermi a sorseggiare un tè alla menta, mentre le nonne locali sferruzzano e i bambini giocano sotto i gelsi.
🏯 Khiva – La città-museo tra le mura
Khiva sembra disegnata da un illustratore di fiabe.
Cinta da alte mura d’argilla, custodisce un cuore antico perfettamente conservato: l’Itchan Kala.
Si cammina tra minareti verdi, porte lignee intarsiate, cupole smaltate, e ogni angolo racconta una leggenda.
Al tramonto, sali sul bastione: davanti a te, tetti piatti, luci dorate e un silenzio che sembra sacro.
🧿 Leggenda: Tamerlano e la Cupola Azzurra
Tamerlano, il grande conquistatore, non fu solo spada.
Fece costruire a Samarcanda la cupola più alta mai vista, ricoperta di maioliche azzurre, per il suo mausoleo: il Gur-e Amir.
Si narra che la sua tomba fosse protetta da una maledizione: “Chi la aprirà, scatenerà un flagello mondiale”.
Il 21 giugno 1941, Stalin ordinò l’apertura della tomba per studiarla. Due giorni dopo, la Germania nazista invase l’URSS.
Coincidenze? Forse. Ma nessuno oggi osa più disturbare il sonno del Leone dell’Asia.
🧭 Info pratiche
- Quando andare: primavera e autunno. Estate caldissima, inverno freddo secco.
- Trasporti: treni veloci tra le principali città, taxi collettivi economici.
- Moneta: Som uzbeko, molto conveniente.
- Lingua: uzbeko, ma il russo è ancora molto usato.
- Abbigliamento: sobrio, ma non eccessivamente rigido.
- Cibo: plov (riso con carne e carote), samsa (fagottini), e dolci al miele ovunque 🍯.

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