Eagle Racing Team: quarto posto tra i Truck Big, ma cuore da primi assoluti
🏁 Fango, foreste e GPS impazziti: benvenuti al Rallye Breslau
Chi pensa che la Polonia sia solo pierogi e Chopin non ha mai messo le ruote nel Rallye Breslau. Un delirio fuoristrada che ha fatto letteralmente sputare gasolio e sabbia ai giganti del deserto, trascinandoli in un mondo fatto di fango, boschi, laghi e orientamento da incubo. E tra questi colossi, il MAN #604 dell’Eagle Racing Team ha tenuto botta fino alla fine.
A bordo? Tre amici con le p*** di titanio: Paolo Calabria, Giuseppe Fortuna e Loris Calubini. Un trio da film action. E in effetti, la loro gara sembrava girata da Michael Bay.
🛠️ Terreno ostile + navigazione da panico = sfida vera
La parola d’ordine? Sopravvivere. La seconda? Arrivare in fondo con dignità. E loro ci sono riusciti alla grande.
“Abbiamo avuto di tutto: GPS andato, roadbook cartaceo come ai tempi della guerra punica, tracciato con cambi di direzione ogni 300 metri, fango come se piovesse ma non pioveva. Una follia, ma che adrenalina!”
Il commento è di Paolo Calabria, uno che le gare serie le fa da una vita, solitamente in Africa o Arabia Saudita. E che quindi, quando dice che il Rallye Breslau è diverso da tutto, ci puoi credere.
💥 L’acqua fino ai pedali (letteralmente)
“All’ultima tappa siamo finiti in una buca con un metro e mezzo di acqua melmosa. L’acqua ci lambiva freno e frizione. Il MAN sembrava un sottomarino. Ma ne siamo usciti. E ci siamo anche divertiti.” 😎
Ah, e nel frattempo hanno rotto gli ammortizzatori. Così, giusto per non farsi mancare nulla. Ma il quarto posto nella categoria Truck Big Cross Country è arrivato comunque. E con un pizzico di fortuna in più (o un pezzo di ricambio in meno), il podio era lì, a un dito di fango.
🧭 Breslau: quando la mappa è più cattiva della gara
“C’erano più waypoints che chilometri! Con il GPS fuori uso, abbiamo dovuto affidarci al roadbook. Bastava sbagliare una nota e ti ritrovavi a Cracovia…”
Il rally è stato un massacro di concentrazione e tenacia, in un contesto completamente diverso dalle classiche gare africane. Niente dune, zero sabbia. Solo foreste strette, muschio, radici, laghetti infami e passaggi dove un MAN da 12.800 kg ci passa solo se ci crede molto.
🇵🇱 Breslau domata, Tunisia nel mirino
L’Eagle Racing Team non si ferma. Prossima tappa? Fenix Rally in Tunisia, a ottobre. Si torna nella sabbia, tra dune e sole a picco.
“Speriamo di farcela. E stavolta, magari, senza romper nulla… anche se con noi, non è garantito!” – chiude Calabria con un sorriso.


🦅 Eagle Racing vola basso solo per spiccare meglio il salto nel fango.
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