Il test dell’alce è uno di quei momenti che separa i veri SUV dalle imitazioni da centro commerciale. Una manovra brutale: sterzata secca, cambio corsia improvviso, rientro immediato, come se un cervide di 400 kg decidesse di suicidarsi davanti al cofano. Molti modelli, anche blasonati, in questo test si trasformano in frigoriferi rotolanti. Ma non l’Omoda 7.
Alla velocità di 78 km/h, questo SUV ha passato la prova senza battere ciglio. Sterzo chirurgico, sospensioni che tengono il corpo in riga e nessuna deriva isterica: niente sovrasterzo, niente panico, niente spettacoli da YouTube. Solo controllo assoluto.
Perché l’alce è un giudice spietato 🦌⚖️
Il test non è una trovata di marketing scandinavo: è lo scenario più realistico possibile. Pedoni distratti, auto che frenano senza preavviso, cani, cinghiali, motorini… tutto può sbucare all’improvviso. Se il telaio non è a punto e il controllo elettronico dorme, il risultato è un SUV di due tonnellate che slitta come una saponetta gigante.
Ecco perché i numeri contano: 78 km/h sono un record di categoria, roba che fa impallidire concorrenti più costosi e più blasonati.
Sicurezza a 360°: oltre l’alce 🔒
Omoda non ha solo badato alla dinamica. La 7 si presenta con un arsenale da carro armato digitale:
- 8 airbag, che coprono praticamente ogni centimetro vitale.
- Visione panoramica a 360° con “telaio trasparente”, roba che ti mostra persino cosa calpesti.
- 19 sistemi ADAS, dal cruise control adattivo alla frenata automatica, passando per il lane keeping e l’avviso di collisione.
È protezione multilivello: passiva, attiva, intelligente. Non la vedi, ma sai che c’è quando serve.
Il verdetto: non solo marketing, ma sostanza 💣
L’Omoda 7 non si limita a superare un test: lo domina. La combinazione tra sterzo preciso, sospensioni solide e suite di sicurezza elettronica la posiziona come leader di mercato nella stabilità di guida. E non è un claim pubblicitario: è un fatto certificato.
Il messaggio è chiaro: questo non è il solito SUV da passeggiata in centro. È un veicolo progettato per proteggere, reagire e rimanere incollato alla strada anche quando tutto sembra crollare.



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