Dove le montagne toccano il cielo e la preghiera si fa vento.
Il Nepal è uno di quei Paesi che non si visitano soltanto: si vivono, si respirano, si ascoltano.
Una terra sospesa tra le nuvole e l’anima, tra i templi di Kathmandu e le vette dell’Himalaya, tra il silenzio delle bandiere di preghiera e i sorrisi senza tempo dei suoi abitanti.
🛕 Kathmandu – Il caos sacro
Kathmandu è una sinfonia di contrasti: traffico impazzito, mucche sacre, tuk-tuk, incensi e campane tibetane.
Nel cuore della città si apre Durbar Square, antica piazza regale, dove palazzi newari e pagode sembrano appena uscite da un racconto epico.
Passeggiando per il quartiere di Thamel, si alternano botteghe di artigiani, caffè per viaggiatori, e monasteri incastonati tra i tetti.
Non perderti Swayambhunath, il tempio delle scimmie: 365 gradini ti portano a una vista che vale ogni fiato. La grande stupa bianca, con gli “occhi di Buddha” che scrutano ogni direzione, sembra sorvegliare l’intero universo.
E poi c’è Pashupatinath, il tempio sacro dove si svolgono le cremazioni sul fiume Bagmati: un’esperienza potente, spirituale e profonda.
🏔️ Pokhara – Dove si specchiano le montagne
A Pokhara il tempo si distende. Qui le montagne si riflettono sul lago Phewa, mentre le barche colorate ondeggiano leggere.
È il punto di partenza per i trekking più belli dell’Himalaya, ma anche un luogo perfetto per rilassarsi.
Sali alla Pagoda della Pace, raggiungibile con un’escursione tra foreste e villaggi, e guarda le Annapurna stagliarsi sull’orizzonte.
In città, tra yoga all’alba, musica live e momos fumanti (i ravioli nepalesi), ti sentirai come in un eterno ritorno dell’anima.
🥾 Trekking nell’Himalaya – Un viaggio interiore
Il Nepal è il regno del trekking: qui si cammina per scoprire, meditare, respirare.
Che tu scelga il campo base dell’Everest, il circuito dell’Annapurna o i sentieri del Langtang, ogni passo sarà un atto di consapevolezza.
Si dorme in tea house spartane ma accoglienti, si mangia dal condivide, si parla poco e si ascolta molto: il fruscio del vento tra le vette, il canto dei monaci nei monasteri, i battiti del proprio cuore.
È come se, camminando tra quelle montagne, qualcosa dentro di te diventasse più leggero.
🌬️ Leggenda: Lo Yeti – Il custode dell’Himalaya
Si dice che nei ghiacci eterni dell’Himalaya viva una creatura misteriosa: lo Yeti, l’abominevole uomo delle nevi.
Per i locali non è un mostro, ma un guardiano sacro della montagna, spirito della natura, che appare solo a chi è puro di cuore.
Molti sherpa raccontano di aver sentito i suoi passi nella neve, o trovato impronte giganti vicino ai villaggi.
Nel monastero di Khumjung, si custodisce addirittura un presunto scalpo di Yeti, gelosamente protetto dai monaci.
Mito o realtà? In Nepal, spesso non c’è differenza. Tutto è simbolo, tutto è racconto.
🧭 Info pratiche
- Quando andare: ottobre-novembre o marzo-aprile per trekking.
- Visto: si ottiene facilmente all’arrivo.
- Trasporti: voli interni, bus turistici o jeep condivise.
- Moneta: Rupia nepalese, molto conveniente.
- Cibo tipico: Dal Bhat (riso e lenticchie), momos (ravioli), curry delicati.
- Spiritualità: buddismo tibetano, induismo, culti animisti si fondono con naturalezza.



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