Non tutti i viaggi lasciano un segno. Questo sì.
Nel cuore più remoto dell’Africa equatoriale, tra nebbie antiche, muschi brillanti e alberi alti come torri, si nasconde una delle esperienze più potenti che tu possa vivere: un trekking nella foresta di Bwindi per incontrare i gorilla di montagna. Nessuna gabbia. Nessun vetro. Solo tu, la natura e uno sguardo che ti attraversa l’anima.
Benvenuto in Uganda, la “perla d’Africa” di cui parlava Churchill. Ma anche il luogo dove si cammina piano. E si respira forte.
🌿 La foresta di Bwindi: dove il tempo è verde
Patrimonio UNESCO, il Bwindi Impenetrable Forest National Park è una delle foreste più antiche del pianeta. Ha resistito a glaciazioni, guerre, e all’oblio del tempo. Ospita oltre 350 specie di uccelli, 200 di farfalle e almeno 400 gorilla di montagna, quasi la metà di quelli rimasti al mondo.
La foresta è umida, fitta, viva. Ogni passo è un inno al silenzio. Ogni goccia sulle foglie è una nota in una sinfonia primordiale. Gli alberi si intrecciano come storie, le liane si allungano come domande. E lì dentro, da qualche parte, una famiglia di gorilla ti sta aspettando.
🧭 Attenzione: il trekking può durare da 1 a 6 ore, in base agli spostamenti del gruppo. Serve resistenza fisica e, soprattutto, mentale.
🦍 L’incontro: occhi negli occhi con la natura
Quando la guida sussurra “they’re close”, il cuore accelera. Si avanza in silenzio. Si respira piano. E poi, tra i cespugli, una madre gorilla culla il suo piccolo. Un giovane si gratta la schiena. Il silverback, maschio dominante, ti guarda. Non come un animale. Ma come qualcuno.
Hai 60 minuti. Non uno di più. E in quell’ora il mondo cambia.
Ogni sguardo è un ponte. Ogni gesto, un linguaggio che non ha bisogno di parole.
Non è uno spettacolo. È un incontro tra esseri viventi. E qualcosa dentro si allarga, si rammenda, si ricollega.
📸 Regola d’oro: niente flash, distanza minima 7 metri. Ma sarà uno dei ritratti emotivi più intensi che porterai a casa.
🌲 Un ecosistema fragile: turismo che protegge
Ogni permesso per il trekking costa tra i 600 e i 700 dollari. Una cifra alta? Forse. Ma ogni centesimo serve a proteggere i gorilla, finanziare la ricerca, sostenere le comunità locali.
Senza questo turismo regolato, i gorilla sarebbero già scomparsi. Con esso, invece, aumentano. Dal 2008 a oggi, le popolazioni sono in crescita. E la foresta, che sembrava perduta, è tornata a respirare.
💚 Viaggia responsabile: scegli tour operator locali, rispetta le regole, e lascia alla foresta più rispetto di quanto hai trovato.
🏞️ Oltre Bwindi: l’Uganda ti sorprenderà
L’Uganda non è solo gorilla. È un paese dolce, ancora poco battuto dal turismo, eppure ricchissimo di natura e umanità. Ecco alcune tappe da inserire nel tuo viaggio:
- Queen Elizabeth National Park: tra savana e crateri vulcanici, puoi vedere leoni sugli alberi, ippopotami e un’infinità di uccelli.
- Kibale Forest: per il trekking con gli scimpanzé, più movimentato e interattivo rispetto a quello dei gorilla.
- Lago Bunyonyi: un lago alpino in Africa, pieno di isolette e pace. Perfetto per rilassarsi dopo il trekking.
🌄 Consiglio slow: prendi una canoa tradizionale sul Bunyonyi all’alba. I pescatori cantano, la nebbia danza. È Africa nella sua forma più poetica.
🛖 Dormire nella foresta: lodge e sogni sospesi
A Bwindi e dintorni troverai lodge eco-friendly immersi nella giungla, con vista sulle colline verdi e il canto degli uccelli come sveglia. Alcuni sono semplici, altri lussuosi, ma tutti hanno una cosa in comune: il contatto con la natura.
Di notte, il rumore delle gocce sulle foglie è una ninna nanna. E al mattino, potresti incrociare un cercopiteco che si sporge dalla veranda.
🌙 Vivi il sogno: scegli un lodge che reinveste nella comunità locale. Molti sostengono scuole, progetti sanitari e protezione ambientale.
🙏 Un viaggio che cambia il modo di guardare
Non si torna uguali da un incontro con un gorilla di montagna. Ti siedi sull’aereo con i vestiti ancora umidi di foresta, ma dentro… qualcosa è più leggero. O più profondo. O semplicemente più vero.
L’Uganda non è un viaggio. È una lezione di umiltà, di ascolto, di equilibrio. Un viaggio per chi ha voglia di riscoprire il legame più antico: quello tra noi e la natura.


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