Il Friuli Venezia Giulia, una regione situata nell’estremo nord-est dell’Italia, rappresenta un autentico scrigno di tesori storici e architettonici. Questo articolo vi guiderà attraverso un itinerario magico, diviso in quattro tappe, che vi porterà alla scoperta di quattro splendidi castelli. Ogni tappa vi immergerà in un racconto unico, arricchito dalla presenza di veicoli Ford che ci accompagneranno lungo il viaggio: dalla compatta ed elegante Ford Puma, al versatile Ford Tourneo, fino alla confortevole Ford Mondeo.
In Friuli Venezia Giulia, si contano ben 482 fortezze, castelli e roccaforti, ciascuno con la propria storia e il proprio fascino. Questa incredibile varietà offre una panoramica della complessità storica della regione, che si distingue notevolmente dal resto d’Italia. Per chi volesse approfondire ulteriormente, è possibile consultare il sito del Consorzio Castelli FVG. Ma ora iniziamo il nostro viaggio, partendo da un luogo unico: la città stellare di Palmanova.
Prima Tappa: Palmanova, la Città Fortezza
Il nostro itinerario inizia a Palmanova, una città fortificata del XVI secolo, dichiarata Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. La nostra compagna di viaggio per questa prima tappa è la Ford Puma, una vettura ibrida da 125 cavalli, elegante e dinamica, perfetta per esplorare questa perla architettonica.
L’arrivo a Palmanova
Dall’uscita dell’autostrada A4, in pochi minuti si raggiunge Porta Aquileia, una delle tre maestose porte che consentono l’accesso alla città. Questa porta, costruita nel 1598, si distingue per le sue volute monumentali e le garitte di guardia. Una volta entrati, si viene accolti da una piazza esagonale, il cuore pulsante della città, attorno alla quale si snodano vie simmetriche e ben organizzate.
Un viaggio nel tempo
Le altre due porte, Porta Cividale e Porta Udine, sono altrettanto affascinanti e offrono ulteriori scorci sulla maestosità della città. Porta Cividale ospita il Museo Storico Militare, dove si possono scoprire dettagli affascinanti sulla storia di Palmanova. I Rivellini, antichi passaggi di accesso alla fortezza, sono oggi luoghi perfetti per passeggiate panoramiche, che offrono una visione d’insieme delle mura perfettamente conservate.
Dopo aver esplorato Palmanova, la Ford Puma è pronta a portarci verso la prossima tappa: il Castello di Ahrensperg, situato nella pittoresca località di Biacis, nel comune di Pulfero.
Seconda Tappa: Castello di Ahrensperg
A circa 39 km da Palmanova, si trova il Castello di Ahrensperg, incastonato tra le colline del Natisone. Questo castello è un perfetto esempio di come storia e modernità possano coesistere armoniosamente.
Una dimora dal fascino antico
Il castello, menzionato per la prima volta nel 1149, è stato completamente ristrutturato e trasformato in un albergo diffuso. Questo progetto offre ai visitatori l’opportunità di soggiornare in un luogo intriso di storia, circondati da un paesaggio naturale mozzafiato. Le camere, arredate in stile montano, si affacciano su una vallata verdeggiante, ideale per escursioni lungo antichi sentieri.
Un viaggio nella memoria
Il Castello di Ahrensperg è anche un luogo di riflessione storica. La fontana monumentale nei pressi del castello racconta la storia della Prima Guerra Mondiale, offrendo un contesto storico ai visitatori. Per chi volesse approfondire la storia del castello, sono disponibili visite guidate durante la primavera e l’autunno, organizzate in collaborazione con esperti locali.
La Ford Puma ci accompagna ora verso la prossima destinazione: il Castello di Colloredo di Monte Albano, nella provincia di Udine.
Terza Tappa: Castello di Colloredo di Monte Albano
Dopo aver percorso strade collinari che esaltano le qualità dinamiche della Ford Puma, raggiungiamo il Castello di Colloredo di Monte Albano. Situato a circa 34 km da Ahrensperg, questo castello è un simbolo di resilienza e rinascita.
Un castello in trasformazione
Attualmente oggetto di importanti lavori di restauro, il castello conserva tracce delle sue origini medievali, risalenti al 1302. Sulle pareti esterne, pannelli informativi narrano le vicissitudini storiche e le opere di restauro intraprese dopo il devastante terremoto del 1976.
Il castello degli scrittori
Colloredo di Monte Albano è conosciuto come il “Castello degli Scrittori”. Qui vissero personaggi illustri come Ermes di Colloredo, celebre per i suoi componimenti poetici, e Ippolito Nievo, autore del celebre romanzo “Le confessioni di un italiano”. La bellezza del castello e del borgo circostante ispira ancora oggi artisti e scrittori.
Da Colloredo, ci dirigiamo verso la quarta e ultima tappa: il Castello di Ragogna, immerso nel verde delle colline friulane.
Quarta Tappa: Castello di Ragogna
A circa 34 km da Colloredo, il Castello di Ragogna si erge su un promontorio panoramico affacciato sul Fiume Tagliamento. La vista da questo castello è semplicemente mozzafiato, con un’ansa del fiume che crea un quadro naturale di straordinaria bellezza.
Un baluardo storico
Le origini del Castello di Ragogna risalgono all’epoca romana, quando fungeva da punto di difesa lungo la via pedemontana. Successivamente, divenne un rifugio longobardo contro le invasioni barbariche. La struttura fu poi abitata da feudatari e duchi di Carinzia, testimoniando una storia ricca e articolata.
Eventi e visite guidate
Grazie al lavoro di volontari, il castello è oggi visitabile durante i fine settimana. Ospita mostre fotografiche ed eventi culturali, che ne esaltano il valore storico e artistico. Passeggiando lungo le sue mura e ammirando il panorama, si percepisce l’importanza strategica e culturale di questa fortezza.
Un Viaggio Indimenticabile
Il nostro itinerario si conclude qui, ma il Friuli Venezia Giulia ha ancora molto da offrire. La nostra esperienza è stata arricchita non solo dalla bellezza dei castelli, ma anche dalla versatilità e dall’affidabilità della Ford Puma, che si è dimostrata una compagna di viaggio ideale. Ogni castello visitato racconta una storia unica, intrecciata con le vicende della regione e dell’Italia intera.
Per dettagli sui castelli il sito di riferimento è www.consorsiocastelli.it
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