📍 Una Panda da premio (ma con le palle)
Ehi, UK, siete sicuri? Best Small Car 2025? Una Panda? Ma non quella con i finestrini a manovella che i nonni parcheggiavano in salita con un mattone dietro. No, questa è la Grande Panda, e se ti viene da ridere, aspetta di vederla in faccia.
Gli inglesi di Autocar – quelli che non si fanno fregare da uno specchietto lucido – l’hanno premiata. Perché? Perché questa piccola scatola italiana ha osato rompere le regole, fregarsene del minimalismo nordico e sparare stile industriale anni ’80 nel futuro delle EV. È Fiat che si guarda allo specchio e dice: “Mo’ vi facciamo vedere come si fa una cittadina vera”. 🇮🇹⚡
⚙️ Sotto il cofano: una botta di ibrido o una scossa full electric
Due cuori, stessa voglia di spaccare. Da una parte c’è il 1.2 turbo mild hybrid da 110 CV, cambio doppia frizione eDCTe voglia di volare. Dall’altra, la versione 100% elettrica con batteria da 44 kWh, 113 CV e 320 km di autonomia. Non sono solo numeri: sono promesse mantenute.
E se pensi che “city car” sia sinonimo di noia, ti sbagli di grosso. La Grande Panda è un piccolo bulldog elettrico che sa dove mettere la coppia. Il tutto su piattaforma Smart-Car, la base flessibile di Stellantis che fa da spina dorsale a questa ribellione su ruote.
🛠️ Design industriale con pugni di nostalgia
Questa Panda è un pugno nello stomaco al design fighetto da salotto minimal. Il lettering “PANDA” stampato sulla lamiera come un graffio sulla vernice. L’infotainment incorniciato in stile pista del Lingotto. E poi quei fari… sembrano sguardi. Non ti parlano: ti giudicano.
Sembra progettata da un team di operai stufi dei SUV crossover tutti uguali. E finalmente. Siamo nel 2025, e questa Panda è la prova che si può avere carattere senza vendersi l’anima.
🧠 Idee brillanti, zero fronzoli
La lista degli optional intelligenti è più lunga della coda al bar degli autodromi. Cavo di ricarica a spirale brevettato(geniale). Caricatore AC da 7kW sotto il cofano (quindi niente casino nel baule). E poi interni fatti anche con 140 cartoni da bevanda riciclati. No, non è greenwashing, è eco con le palle.
E per chi prende sul serio lo stile, ecco la plancia in BAMBOX Bamboo Fiber Tex®. Sì, bambù vero, non marketing da showroom.
💼 La praticità che conquista anche i freddi inglesi
Mark Tisshaw di Autocar ha detto che questa macchina ha “un appeal autentico per i fedelissimi Fiat e per chi ci entra per la prima volta”. Traduzione: ti conquista, ti frega, ti fa innamorare. Perché ha dentro tutto quello che serve, niente di quello che non serve.
I modelli? Grande Panda La Prima (l’elettrica fighetta), Pop e Icon (gli ibridi dal cuore proletario), e la versione REDper chi vuole anche farsi bello nel traffico.
🚀 E ora? Tappeto rosso e via
Questa Panda non è solo un’auto. È la risposta italiana all’idiozia delle city car senz’anima. Conquista Londra, colpisce a Parigi, e in Italia… beh, dovrebbe diventare obbligatoria per legge. Perché è il ritorno della Fiat vera, quella che sa inventare e non solo imitare.
E se il mondo è pronto a premiarla, forse è il momento che anche noi italiani smettiamo di snobbarla. Benvenuta, Grande Panda. Che il tuo rombo (e il tuo silenzio elettrico) risuoni forte.


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