Non chiamatelo raduno. È una rivoluzione con le ridotte inserite.
Quando sentite la parola raduno, probabilmente vi vengono in mente SUV infangati, motori al massimo, birra e grigliate. Ma in Carnia no. In Carnia si fa qualcosa di diverso. Di più. Di meglio. Si fa un Ecoraduno. E il 15 giugno 2025 ne è stata la prova più potente e rumorosa, ma anche più silenziosa nel gesto. Perché questo non è solo fuoristrada: è rispetto, è impegno, è esempio.
🔥 Un nome, una promessa: Eco Raduno Carnia 4×4.
Siamo alla 29ª edizione – sì, avete letto bene, ventinove. Ma ogni anno è come la prima volta, perché l’obiettivo resta immutato: ripulire i sentieri, rispettare i boschi, amare le montagne. Il tutto a colpi di marce ridotte, verricelli, gomme artigliate e cuore grande. Un paradosso? No. Una nuova frontiera del fuoristrada. Qui si sporca l’auto, ma si pulisce il mondo.
🌱 Fango, sì. Ma anche coscienza.
In un mondo dove troppo spesso si accusa il mondo del 4×4 di “rovinare i sentieri”, qui si ribalta il tavolo. Gli equipaggi partecipanti – ben 74, tra cui 3 quad – hanno fatto esattamente il contrario. Hanno ripulito. Hanno raccolto pneumatici abbandonati, rottami ferrosi, vetro, rifiuti buttati da chi la natura non la merita. Altro che inquinatori: questi sono eco-guerrieri in assetto off-road. E per ogni bottiglia tolta da un torrente, per ogni copertone trascinato via dal bosco, la Carnia ringrazia.
📍 Dal Campo Sportivo di Amaro fino a Tolmezzo, passando per Villa Santina ed Enemonzo.
Il tracciato? 109 chilometri di pura poesia, un mix perfetto di panorami che ti mozzano il fiato e sterrati che te lo tolgono del tutto. Tra campagne, boschi, ghiaia, polvere e un filo di fango quasi estivo, ogni curva era un regalo. E mentre i motori ringhiavano e le sospensioni lavoravano come mule, l’anima di chi guidava si caricava di qualcosa di più grande: la consapevolezza.
🌍 Un raduno che parla molte lingue.
Non era solo un evento “di zona”. Qui sono arrivati da tutta Italia, ma anche dall’Austria (16 equipaggi!), dalla Germania, dalla Slovenia, dal Sud America: Argentina, Perù e Colombia. Una mappa del mondo incisa nel fango della Carnia. E ogni partecipante ha portato la sua storia, la sua voglia di avventura, ma anche la sua determinazione a fare qualcosa di concreto per l’ambiente.
🧤 E non mancavano i protagonisti.
La giovanissima Martina Puppat, al debutto con un Mercedes G che sembrava nato per i pendii carnici. E poi il veterano Fulvio Tilotti, 70 anni e una Panda 4×4 da leggenda: più tempo in trazione integrale che in pensione. E il giovanissimo Simone Mizza, 18 anni appena, e già inarrestabile col suo Suzuki. E infine, gli instancabili quad di Mattia Sivilotti, Daniele Qarino e Marco De Fanti: piccoli ma tosti, leggeri ma decisivi. Tutti premiati per la loro raccolta rifiuti. Perché qui vince chi fa la differenza, non chi taglia per primo il traguardo.
🍽️ E se l’aria era buona… il cibo era meglio.
A sostenere i nostri eroi, i sapori autentici della Carnia. Colazione alla Pasticceria De Marchi di Enemonzo (bomba!), formaggi top al Caseificio Val Tagliamento, e poi polenta e frico della Pro Loco di Amaro: perché il carburante giusto, alla fine, non sta nel serbatoio… ma nello stomaco 😋.
📸 Finale da Oscar.
La giornata si è chiusa dove era cominciata: ad Amaro, tra musica, sorrisi, pacche sulle spalle, premiazioni e cibo buono. Una festa vera, ma anche una celebrazione di quello che dovrebbe essere sempre il fuoristrada: passione che abbraccia, non distrugge. Avventura che rispetta, non calpesta.
💚 Il messaggio è chiaro.
Questo non è un semplice raduno. Questo è un modo diverso di stare al mondo, di guidare, di pensare. È un patto silenzioso con la natura, rinnovato ogni anno con motori accesi e mani sporche. E se ci fosse bisogno di una prova che si può amare il 4×4 e l’ambiente allo stesso tempo, basta guardare la Carnia. Basta venire qui, e viverlo.
🎉 E ora, sotto con la 30ª edizione… che sarà leggenda.
Perché chi ama il fuoristrada, ama la Terra. E la protegge. Sempre. 🌎💪
