Baja Aragón Spain

La Baja Aragón si è appena conclusa, regalando agli appassionati di motorsport un evento indimenticabile sotto il caldo sole del deserto di Aragona. Con base a Teruel, città che negli ultimi anni è diventata il cuore pulsante di questa competizione, l’edizione di quest’anno ha consolidato ulteriormente la sua reputazione come una delle gare più prestigiose del panorama mondiale.

Una competizione di alto livello

La Baja Aragón non è solo una gara, è un appuntamento immancabile per piloti e squadre provenienti da tutto il mondo. Inserita nel calendario del Campionato Mondiale FIA Bajas, questa competizione vanta un coefficiente molto elevato, rendendola un obiettivo cruciale sia per i partecipanti al campionato mondiale che per coloro che gareggiano nei campionati nazionali spagnolo e portoghese. La presenza di grandi nomi e il livello tecnico dei partecipanti sottolineano l’importanza di questa gara nel panorama internazionale.

Numeri da record

L’edizione 2024 ha visto una partecipazione straordinaria. Con 300 concorrenti distribuiti tra le varie categorie – moto, quad, SSV, auto e camion – la città di Teruel si è trasformata in un centro nevralgico del motorsport. Per una settimana, il parco assistenza situato di fronte al celebre parco tematico Dinópolis ha ospitato oltre 2.500 persone, tra piloti, team, meccanici e appassionati. Una vera e propria carovana colorata che ha animato la città con entusiasmo e passione.

I protagonisti della Baja Aragón 2024

Nasser Al Attiyah e il nuovo navigatore

Tra i concorrenti più attesi c’era Nasser Al Attiyah, figura iconica nel mondo dei rally. Quest’anno si è presentato con un nuovo navigatore e a bordo di un SSV, confermando la sua capacità di adattarsi a ogni tipo di veicolo. Nonostante le aspettative, la gara si è rivelata impegnativa anche per un campione del suo calibro.

Toyota Overdrive e i favoriti

La squadra Toyota Overdrive, sempre protagonista, ha portato al via Yazeed Al Rajhi, uno dei principali favoriti. Tuttavia, problemi meccanici incontrati durante il secondo giorno di gara hanno compromesso la sua prestazione, dimostrando ancora una volta quanto sia imprevedibile questa competizione.

Il ritorno di Nani Roma

Un altro grande protagonista è stato Nani Roma, il carismatico pilota spagnolo che vanta un palmarès straordinario sia nelle moto che nelle auto. Al volante di un Ford Ranger T1, Roma ha dimostrato ancora una volta il suo talento, concludendo la gara in una rispettabile quinta posizione assoluta.

La vittoria di Guillaume De Mevius

Il gradino più alto del podio è stato conquistato da Guillaume De Mevius, accompagnato dal navigatore Matthieu Baumel. A bordo della loro Toyota Overdrive, hanno sfoderato una prestazione impeccabile, dimostrando grande abilità e determinazione su un tracciato particolarmente impegnativo.

La presenza italiana

Il contributo di R Team

L’Italia ha lasciato il segno anche in questa edizione della Baja Aragón. La scuderia R Team, in collaborazione con la spagnola TH Trucks, ha schierato ben nove veicoli tra SSV, auto e camion. Un risultato importante che conferma il valore dei team italiani in questa disciplina.

Alberto Morgante e il suo Mitsubishi Pajero

Tra i piloti italiani spicca Alberto Morgante, che ha partecipato a bordo di un Mitsubishi Pajero. Morgante ha mantenuto un ritmo costante per tutta la gara, chiudendo al sessantottesimo posto assoluto e conquistando il terzo posto di classe.

La performance dei camion

Nella categoria camion, il Team Italtrans ha impressionato con la sua presenza massiccia. I due mezzi, caratterizzati da un accattivante colore blu elettrico, hanno dominato l’attenzione sin dal prologo. I risultati sono stati altrettanto notevoli: Alberto Pezzota ha chiuso in sesta posizione, mentre Claudio Bellina ha terminato in tredicesima posizione. I camion Iveco della MM Technology hanno confermato la competitività del team italiano anche su un palcoscenico internazionale.

Una manifestazione attesa e piena di novità

La Baja Aragón è una delle gare più attese del calendario FIA. Ogni anno, rappresenta una svolta cruciale sia per il campionato mondiale che per le stagioni dei singoli team e piloti. L’edizione di quest’anno non ha fatto eccezione, grazie anche a una serie di iniziative che hanno arricchito ulteriormente l’evento.

Il primo FIA Meeting Female

Tra le novità più significative, si segnala il primo FIA Meeting Female, un’iniziativa volta a promuovere la partecipazione femminile nel motorsport. Sebbene le donne siano ancora una minoranza in questo sport, il numero di partecipanti è in costante crescita. L’evento ha visto tra le promotrici Pochola Hernández, co-pilota spagnola che da anni si distingue per la sua determinazione. Hernández non solo partecipa attivamente al campionato spagnolo e mondiale, ma ha anche preso parte a competizioni interamente femminili, come il Jameel Rally in Arabia Saudita. Questo meeting rappresenta un passo importante verso una maggiore inclusione e visibilità delle donne nel motorsport.

Il percorso e le sfide della Baja Aragón

Il tracciato della Baja Aragón è famoso per la sua difficoltà tecnica e per la varietà di terreni affrontati dai concorrenti. Con una combinazione di strade sterrate, sabbia e sezioni rocciose, la gara mette a dura prova sia i veicoli che gli equipaggi. Ogni anno, i team devono affrontare condizioni climatiche estreme, con temperature che spesso superano i 40 gradi Celsius. Queste sfide rendono la Baja Aragón una delle competizioni più dure e spettacolari del calendario FIA.

Conclusioni

La Baja Aragón 2024 si conferma ancora una volta come un evento imperdibile nel panorama del motorsport internazionale. L’entusiasmo dei partecipanti, il livello tecnico della competizione e l’atmosfera unica di Teruel ne fanno una tappa imprescindibile per piloti e appassionati. La presenza di grandi campioni, accanto a talenti emergenti e iniziative innovative come il FIA Meeting Female, dimostra come questa gara sia capace di rinnovarsi e di attrarre sempre maggiore attenzione. Non resta che attendere l’edizione del prossimo anno per scoprire quali nuove sfide e emozioni ci riserverà la Baja Aragón.