Africa Eco Race: Una gara epica attraverso il deserto marocchino

La quarta tappa: da Touizgui a Laâyoune

La quarta tappa dell’Africa Eco Race ha portato i concorrenti da Touizgui a Laâyoune, segnando una spettacolare discesa verso sud-ovest. Questo percorso di 499 km, di cui ben 486 km di prova speciale, è stato uno dei più impressionanti della sezione marocchina di questa edizione. Le vaste distese desertiche, intervallate da dune e tratti di erba cammello, hanno rappresentato una sfida tecnica di alto livello per tutti i partecipanti. La navigazione, fondamentale in questo territorio privo di punti di riferimento evidenti, è stata decisiva in ogni categoria.

Categoria Moto: Botturi riconquista la vetta

La competizione tra Yamaha e Aprilia si intensifica, con un duello mozzafiato al vertice. Alessandro Botturi (Yamaha) ha offerto una performance straordinaria, completando la tappa in 5:24:36 e precedendo di meno di 3 minuti Jacopo Cerutti (Aprilia). Il norvegese Pål Anders Ullevålseter (KTM), vincitore dell’edizione 2016, ha conquistato il terzo posto con un ritardo di oltre 24 minuti. Questo risultato segna un forte ritorno per Ullevålseter, che punta a interrompere il dominio italiano.

Commenti dei piloti

  • Alessandro Botturi: “È stata una tappa lunga e impegnativa, ma sono tornato in testa davanti a Jacopo. La strategia di oggi e la navigazione hanno funzionato bene. È stata una buona giornata.”
  • Pål Anders Ullevålseter: “Una giornata eccellente per me, ma gli ultimi 100 chilometri sono stati molto difficili, con una navigazione complicata. Questa è una zona dove, se ti perdi, rischi di rimanere perso a lungo, senza alcun punto di riferimento. Non mi sono perso, ma ho dovuto rallentare per concentrarmi sulla navigazione.”

Nella classifica generale, Botturi conquista la vetta con un vantaggio di soli 1’28” su Cerutti. Ullevålseter si porta al terzo posto, a 1h34 dal leader. Curiosamente, il podio provvisorio riunisce tre ex vincitori dell’Africa Eco Race: Cerutti (2023), Botturi (2020, 2019) e Ullevålseter (2016, 2015), a testimonianza dell’esperienza e della capacità di questi campioni.

Categoria Auto: Benoît Fretin inarrestabile

Benoît Fretin continua a dominare la categoria auto, vincendo la sua terza tappa consecutiva con un tempo di 5:17:17. Tomas Ourednicek ha chiuso con un ritardo di 4 minuti e 34 secondi, seguito da Vincent Vroninks, distante 5 minuti e 23 secondi. Questo podio ha replicato i risultati della giornata precedente, confermando la competitività tra i primi tre piloti.

Le parole di Fretin al traguardo

“È stata una prova speciale complicata: ci siamo bloccati nella sabbia e abbiamo perso 7 o 8 minuti per uscirne. Poi, dirigendoci verso ovest con il sole al tramonto, la visibilità non era delle migliori. Ma ci stiamo divertendo tantissimo in questa Africa Eco Race, molto meglio che stare in ufficio! Soprattutto oggi, quando abbiamo raggiunto più volte la velocità massima consentita.”

Nella classifica generale, Fretin consolida il suo vantaggio, con oltre 30 minuti di distacco su Vincent Vroninks. In terza posizione, Tomas Ourednicek è a quasi 43 minuti dal leader.

Categoria Camion: Van Groningen si riscatta

Dopo i problemi meccanici della giornata precedente, William Van Groningen (Iveco) ha offerto una prestazione eccezionale, vincendo la tappa con un vantaggio di 5 minuti e 56 secondi sul rivale Gerrit Zuurmond.

Nella classifica generale, Zuurmond mantiene un vantaggio confortevole di 1h50 su Van Groningen, che però dimostra di essere ancora un avversario temibile.

Categoria Storica: Nessun cambiamento nel deserto

Nella categoria storica, non ci sono stati cambiamenti significativi nella classifica generale. Eric e Tom Clayes (Toyota Land Cruiser 73) restano saldamente al comando davanti a Kurt Dujardyn e René Declercq (Bombardier Iltis), seguiti da Fabrice e Magali Morin (Toyota). I partecipanti hanno elogiato i paesaggi mozzafiato e le condizioni ideali per mettere in mostra i loro veicoli classici.

Uno sguardo verso il futuro

Questa tappa è stata una perfetta istantanea di ciò che rende l’Africa Eco Race così magica: paesaggi spettacolari, terreni vari e una competizione accesa. Man mano che il rally continua la sua discesa verso sud, la suspense rimane alta in tutte le categorie.

Domani i concorrenti si dirigeranno verso Dakhla con una tappa di 629 km, di cui 431 km di prova speciale, caratterizzata da piste sabbiose ma veloci. Il giorno successivo offrirà un meritato giorno di riposo, dedicato alla manutenzione meccanica e al recupero fisico, prima di affrontare la Mauritania nella seconda settimana di gara.