L’Africa Eco Race 2025 è ufficialmente iniziata con un’entusiasta carovana che ha raggiunto Tangier all’alba del 31 dicembre. Questo evento, noto per la sua capacità di sfidare i limiti fisici e mentali dei partecipanti, ha visto un’accoglienza calorosa da parte dei team di Tanger Med, seguita da una colazione tradizionale marocchina che ha dato il via alla competizione. La prima tappa del rally, che ha preso il via il 31 dicembre, ha segnato l’inizio di una lunga e impegnativa avventura attraverso il Marocco, la Mauritania e il Senegal, con la tanto ambita meta finale a Dakar.
La Prima Tappa: Un’Iniziale Sfida nella Sabbia
La giornata inaugurale ha visto i concorrenti affrontare un percorso di 755 chilometri, che includeva una speciale di 47 chilometri interamente sabbiosa, un’area che ha reso il tracciato ancor più difficile e impegnativo. La speciale, che si snodava lungo le dune costiere e le sabbie del deserto, ha messo subito alla prova le capacità di navigazione dei partecipanti. Sebbene il tratto fosse relativamente corto, la sabbia soffice e la navigazione complicata hanno rappresentato una vera e propria sfida, con molteplici difficoltà che hanno segnato questa prima fase di gara.
Il Trionfo di Jacopo Cerutti nella Categoria Moto
Nel settore delle moto, il pilota italiano Jacopo Cerutti ha conquistato il primo posto con un tempo di 38’33” su una moto Aprilia, battendo l’altro italiano Alessandro Botturi e lo spagnolo Pol Tarres, entrambi su moto Yamaha. Cerutti ha espresso la sua soddisfazione per il ritorno nelle piste marocchine dell’Africa Eco Race, sottolineando come questa prima tappa sia stata divertente, anche se impegnativa. “Mi sono divertito molto in questa speciale senza spingere troppo”, ha commentato. Botturi ha concluso al secondo posto con un tempo di 39’28”, mentre Tarres ha tagliato il traguardo al terzo posto, distaccato di 1 minuto e 44 secondi dal vincitore. Entrambi i piloti hanno evidenziato quanto la navigazione fosse complessa, soprattutto nell’ultimo tratto della speciale, dove le dune sabbiose sembravano infinite.
Un episodio particolare è stato l’incidente di Marco Menichini, pilota del team Aprilia, che, a soli 200 metri dal traguardo, ha avuto una rovinosa caduta che gli ha causato una frattura al suo zigomo, costringendolo a ritirarsi dalla gara.
Le Auto e gli SSV: La Competizione nel Deserto
Nel settore delle auto e degli SSV, Pierre Lafay ha trionfato con il suo Can-Am Maverick, precedendo la polacca Magdalena Zajac e il suo co-pilota Blazej Czekan, che sono arrivati secondi su una Toyota Hilux T1, distaccati di appena 24 secondi dal primo. Lafay ha corso in coppia con Gilles de Turckheim nella categoria SSV Xtrem Race, concludendo la speciale in un tempo di 39’53”. Il terzo posto è stato conquistato dal duo belga Vincent Vroninks e Dave Berghmans, che hanno tagliato il traguardo con un ritardo di 1 minuto e 10 secondi dal vincitore.
Magdalena Zajac, al traguardo, ha commentato: “Per una prima tappa ci si aspetta solitamente una speciale di riscaldamento, relativamente facile per prendere confidenza… ma questa speciale è stata tutt’altro che facile! Tuttavia, ci siamo divertiti molto su queste sabbie morbide e difficili lungo una costa deserta e selvaggia. La gara è ufficialmente iniziata!”
Le Auto Storiche: Una Gara di Regolarità
Anche le auto storiche sono state protagoniste nella prima tappa. La coppia Eric e Tom Claeys, alla guida di un Toyota Land Cruiser 73, ha prevalso di un solo punto su Kurt Dujardyn e René Declerq, che erano a bordo di un Bombardier Iltis, replicando la battaglia che si era svolta nella passata edizione dell’Africa Eco Race a Dakar. Dietro di loro, Fabrice e Magali Morin hanno ottenuto il terzo posto con un Toyota Land Cruiser, separati dai leader da 129 punti di penalità, una prestazione notevole considerando che si trattava del loro primo rally di regolarità.
Il Viaggio verso il Cuore dell’Africa: La Partenza da Monaco e il Viaggio via Mare
L’Africa Eco Race 2025 è partita ufficialmente sabato con la cerimonia di partenza a Monaco, dove una folla entusiasta ha dato il benvenuto ai partecipanti. Successivamente, la carovana si è diretta al porto di Marsiglia per imbarcarsi sulla nave Girolata della compagnia La Méridionale. Questo viaggio marittimo, che è durato due giorni e due notti, è stato un momento fondamentale per i concorrenti, che hanno avuto il tempo di riposare, riflettere e prepararsi mentalmente per le sfide che li attendevano una volta arrivati in Africa. Durante il viaggio, gli organizzatori hanno condotto brevi incontri strategici, dove sono stati illustrati i dettagli delle tappe successive e ribaditi i protocolli di sicurezza necessari per affrontare una competizione di questa portata.
Questo tempo di navigazione ha permesso ai team di ricaricare le energie e consolidare lo spirito di squadra. In questa atmosfera conviviale e collaborativa, i concorrenti hanno avuto anche modo di confrontarsi e pianificare le tattiche per la gara, rafforzando così il loro spirito di gruppo prima di affrontare le sfide sulle sabbie e nelle montagne dell’Africa.
La Nuova Avventura: Un’Immensità di Sabbia e Di Sfide
L’arrivo a Tangier il 31 dicembre ha segnato l’inizio delle vere e proprie sfide. I concorrenti si sono subito trovati ad affrontare il caldo del deserto marocchino e i difficili terreni sabbiosi, mentre la navigazione complicata ha reso il percorso ancora più arduo. La prima tappa, con i suoi 755 chilometri di distanza e la speciale sabbiosa, è stata solo l’inizio di una lunga serie di prove che metteranno a dura prova la resistenza e le abilità di ogni singolo partecipante.
Il passaggio dalla costa marocchina alla vasta distesa desertica ha confermato che questa edizione dell’Africa Eco Race è destinata a essere una delle più difficili e affascinanti della storia. Con il traguardo finale a Dakar, i concorrenti dovranno ancora affrontare numerosi ostacoli: dune altissime, tracce sabbiose imprevedibili e una navigazione che diventa sempre più complessa man mano che ci si avvicina al cuore dell’Africa.
Le Attese per la Prossima Fase
La carovana dell’Africa Eco Race si prepara ora ad affrontare il 2025 con una tappa lunga 350 chilometri nel vasto sud del Marocco, diretta verso Tarda. Dopo aver festeggiato l’arrivo del nuovo anno nel deserto, i partecipanti si preparano a lanciarsi in una nuova prova, con il deserto che continuerà a rivelarsi un compagno insidioso e imprevedibile lungo tutto il percorso.
Con la sicurezza che i veri ostacoli siano appena cominciati, i piloti, le auto e i camion si preparano ad affrontare il cuore pulsante dell’Africa con la speranza di arrivare sani e salvi alla linea del traguardo finale, a Dakar, dove l’emozione del trionfo sarà riservata a chi avrà saputo superare con coraggio e determinazione ogni difficoltà.
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