🔥 Faggioli nella leggenda: asfaltata la Ford ufficiale, conquista la Pikes Peak 2025 come un gladiatore! 🔥

🏔 Race to the Clouds? Macché, questa è stata una scalata all’Olimpo dell’automobilismo. E lassù, in mezzo a nuvole, tornanti e mostri elettrici targati USA, Simone Faggioli ha scritto la storia. Con la sua NP01 Bardahl, il fiorentino ha frantumato ogni previsione e ha strapazzato la Ford ufficiale, guidata dal campionissimo Romain Dumas sulla Super Mustang Mach-E. BOOM. 💥

⏱ Tempo finale? 3’37”196.
Distacco rifilato a Dumas? Cinque secondi netti. Non un decimo. Cinque secondi interi. Su un tracciato con 156 curve1.439 metri di dislivello, e un’aria che lassù si taglia col coltello – letteralmente

🇮🇹 Un italiano sul tetto del Colorado

Mai nessun italiano aveva vinto la Pikes Peak. Mai.
E ci voleva lui, Simone il samurai toscano, con il suo team piccolo, tostissimo e armato di un prototipo Nova Proto biturbo Emap, gommato Pirelli e spinto dall’anima Bardahl.
Il risultato? Un’impresa da far impallidire pure Nuvolari. A 4.300 metri di altitudine, dove il motore fatica, i polmoni urlano e la strada sembra una spirale maledetta, Faggioli ha messo tutti in fila. Tutti. 🇮🇹👑

E non era solo. Al suo fianco, a completare una spedizione tricolore da pelle d’oca, Diego Degasperi, il trentino volante. Al debutto in Colorado, con una faccia da bravo ragazzo e un piede che spinge come una ruspa, ha chiuso terzo assoluto con 3’45”183. Primo tentativo, primo podio. Signori, abbiamo un’altra stella.

⚙️ Una macchina da guerra (italiana fino al midollo)

La NP01 Bardahl non è un’auto. È un’arma. È un urlo meccanico che s’infila tra le nuvole e lascia il segno. Motore biturbo, telaio cesellato da Nova Proto, assetto da rabbia pura e lubrificanti studiati in laboratorio con la precisione di un alchimista pazzo.
Il merito? Anche a Bardahl, partner tecnico, sponsor, anima grintosa del progetto. Se questa macchina ha sputato fiamme fino in cima, è anche grazie al lavoro dell’M-LAB, che ha fornito i lubrificanti specifici per resistere a 4.000 metri d’altitudine e a un ritmo da battaglia medievale.

🧠 Faggioli: il ritorno perfetto

Nel 2018 aveva assaggiato la vetta. Secondo. Sapeva di poco.
Ma Faggioli è uno che le cose le fa con la testa prima che col piede. È tornato nel 2025 come un chirurgo, preciso, determinato, chirurgico. Si è studiato ogni curva, ha ascoltato ogni rumore della macchina, ha respirato la rarefazione dell’aria e ci ha messo il cuore, i nervi e la sua visione leggendaria della corsa in salita.

A 47 anni, con 11 titoli europei e 11 italiani in bacheca, adesso si prende la più epicaQuella che solo i giganti riescono ad accarezzare.

⚰️ Ford affondata: la Mustang non basta

Sull’altro fronte c’era Romain Dumas, uomo da record, profeta dell’elettrico, eroe della Ford Performance. La Super Mustang Mach-E doveva dominare. Ma ha preso paga. Netta. 5 secondi netti.
Dumas si consola con la vittoria di classe “Open”, ma nel tabellone generale c’è una sola bandiera in cima: quella italiana.